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Rapporto con pediatra e MMG

Rapporto con pediatra e MMG

Mettiamo gli individui al centro!

La vaccinazione, anche se obbligatoria per legge, è un’azione volontaria, frutto di una scelta attiva dell'individuo (o della famiglia se riguarda un minore) ed eseguita sotto la sua responsabilità.

Una decisione consapevole e responsabile non può che basarsi su un'informazione adeguata e il più possibile completa, nella certezza che ogni terapia medica porta con sé delle conseguenze, soprattutto quando agiamo in chiave preventiva su un organismo, sia esso presunto in piena salute, sia, in particolare, se agito in un contesto di per sé già patologico. Non esiste quindi un meccanismo di azione-reazione totalmente prevedibile, come del resto ognuno di noi agisce in modo del tutto personale verso una malattia o una cura. In sintesi, non esiste una VERITA’ assoluta in campo medico.

Parlare dei rischi, delle criticità di un preparato vaccinale o della profilassi farmacologica in generale, oggi, parrebbe un vero e proprio tabù.

Ciò che ci viene proposto è un modello informativo standardizzato, che parla un linguaggio uniformato e ci priva, anche con il nostro medico, di ogni confronto libero e incondizionato.

Non possiamo ignorare che i medici si trovano di fatto "costretti" dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) con il 'Documento sui vaccini' a non sconsigliare nessun vaccino, pena l'illecito disciplinare. E chi si esprime liberamente viene punito con la radiazione.

Pesa sulla loro autonomia professionale anche la Guida alle controindicazioni alle vaccinazioni predisposta dal Ministero della Salute.

Possiamo accettare che rigidi protocolli e linee guida stabiliscano aprioristicamente, anche in presenza di importanti problematiche di salute individuale e/o familiare, che la popolazione appartenente a una certa fascia di età o a una determinata categoria sia vaccinabile e con gli stessi vaccini?

Possiamo accettare le tempistiche e le regole della comunicazione frontale adottate sia dalle aziende sanitarie sia dai medici di famiglia?

È nostro dovere richiamare il nostro medico (Pediatra di Libera Scelta o Medico di Medicina Generale) alle sue responsabilità, affinché la relazione sia garantita dal principio di precauzione e basata su una vera alleanza terapeutica, cercando di instaurare un dialogo costruttivo in grado di influenzare un cambiamento.

A partire dall'anamnesi individuale e familiare è lecito sottoporre al medico ogni nostro dubbio riguardo le specifiche vaccinazioni alle quali noi stessi o i nostri figli siamo chiamati a sottoporci.

È importante affrontare ogni confronto facendosi trovare preparati sugli argomenti che si desiderano sottoporre: pochi fondamentali temi (quelli che riteniamo prioritari considerata anche l'anamnesi) ma ben documentati ed esposti. Il confronto non è necessario si sviluppi su un piano prettamente medico scientifico.

Concentriamoci sui dati che tutti noi possiamo facilmente leggere e comprendere. Un'attenta lettura della documentazione sanitaria, ci offre di per sé numerosi argomenti di confronto con il medico.

Stampiamo il nostro materiale e sottoponiamolo al nostro medico sapendolo commentare. Lo studio scientifico possiamo sempre segnalarlo e consegnarlo affinché il medico possa prenderne visione. Così come l'ultimo libro letto sul tema vaccinale... se ci sembra un testo ben documentato e argomentato, regaliamolo al nostro medico! È fondamentale che le nostre fonti siano riconosciute come attendibili e accreditate. Ma soprattutto evitiamo di entrare in conflitto: avere un buon dialogo con il proprio medico è ancor più necessario nel caso in cui ci ponessimo l'obiettivo di ottenere un differimento o una omissione alla vaccinazione. In tutti i casi il conflitto non porta a nulla o, peggio, gioca a nostro sfavore, rafforzando l’idea che chi mette in discussione la profilassi vaccinale sia un fanatico, uno scriteriato, una persona egoista che non ha a cuore il bene comune … insomma un no-vax. Tutto ciò ovviamente non ha senso ma fa molto comodo proprio per evitare di entrare nel merito delle questioni e non fornire risposte alle tante domande che poniamo legittimamente.

Nelle pagine del nostro sito e in particolare in quelle dedicate all'obiezione di coscienza si possono trovare molti spunti. I Referenti Comilva sono a disposizione per fornire assistenza, mettendo a disposizione anche ulteriore materiale utile considerato il caso specifico. In tante zone i Referenti seguono gruppi locali di famiglie in rete fra loro anche per offrire mutuo aiuto.

Compiere una scelta libera in campo vaccinale richiede impegno, studio e dedizione. La consapevolezza dei diritti, la conoscenza dell'argomento, il superamento del "timore reverenziale" nei confronti del medico rappresentano ingredienti fondamentali per far valere le proprie ragioni.

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