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Lettera di un Comune Mortale

20 Ottobre 2015

Pubblichiamo lo scritto inviatoci da una nostra simpatizzante.


Uno_Il web e i media impazzano sull'onda di una morbosa campagna vaccinale, dalla quale si prevedono decisioni tutt'altro che costituzionali o devolute al progresso della dignità umana. Giravano, e girano tutt'ora, petizioni con numerosissime firme, nelle quali il desiderio di unificazione di diritti rasentasse parità; ebbene, queste petizioni ( a favore dell'abolizione d'obbligo vaccinale ) non sono mai state considerate degne d'attenzione. Invero, è bastata una sola petizione, creata da una madre di Cesena, richiedente "Obbligo vaccinale per accedere alle scuole" e "segnalazione celere alla procura in caso d'inadempienza vaccinale",  per mobilitare una moltitudine di forze politiche che, quasi la stessero aspettando a mani giunte, e senza neanche darle il tempo di giungere al traguardo di firme utili al suo completamento, l'hanno subito accolta a braccia più che aperte.

Parlano di spropositato calo vaccinale, al limite del rischio di focolai ed epidemie su tutto il territorio, usando toni tendenziosi ed apocalittici e riportando numeri casuali, che cambiano a seconda dalla bocca da cui escono.vaccinazioni-2014_page_1 (Tabella aggiornata l'11/08/2015 sulla copertura vaccinale territoriale. Si nota subito che l'allarmismo con cui additano allo scandalo del famoso "calo"... non è poi così allarmistico. O dobbiamo pensare che nel giro di due mesi sono nate legioni di neonati e che ognuno di loro non sia stato vaccinato? Devono esserne nati davvero troppi per far crollare la statistica in modo talmente preoccupante... )

Come ogni isteria collettiva che si rispetti, è utile vi sia un capro espiatorio, sul quale riversare le colpe di una simile sciagura... e chi meglio dei genitori obiettori può rivestire tale ruolo? Non a caso non vaccinano, giusto?

Dopotutto, queste persone incoscienti, che non hanno garanzie sulla sicurezza e l'efficacia dei vaccini, saranno anche degli invasati del complotto, passano le loro giornate a fissare il cielo e contare le scie chimiche, hanno manie di persecuzione da segretissimi e potentissimi ordini mondiali, credono che gli scienziati siano una combriccola di settaioli, ragion per cui rifiutano i loro intrugli iniettabili.

Udite, udite: non è così...

I genitori obiettori (non anti-vaccinisti, antivax et similari ) basano la loro scelta su qualcosa di molto più semplice, che si trova alla base del principio di conservazione: la paura.

Ci sarebbe legittimamente da chiedersi cosa mai abbiano da temere, dato che la medicina è concepita proprio per garantire una lunga vita e la risoluzione di ogni malanno.

Se qualcuno se lo stesse chiedendo, ha buona ragione per farlo, ma sarebbe splendido se, ancor prima d'imbracciare il forcone, accendere le torce ed imbastire il patibolo del rogo, lo chiedesse a questi genitori... cosa che non avviene, purtroppo.

Tirare linee di somma è molto più semplice e risolutivo, così come etichettare una categoria di pensanti dissonanti dalle nostre corde; lo capisco, la cosa non mi scandalizza, ma sono pur sempre genitori che amano la loro prole, quindi, a rigor di logica andrebbero ascoltati anche loro.

Nessun genitore degno di questo nome rifiuterebbe una certezza, quindi possibile che una malattia, per la quale esisterebbe prevenzione, arrechi meno spavento della prevenzione stessa? Perché? Cosa è successo nella testa di costoro? Cosa sanno?

Questi semplici quesiti non vengono posti a questa gente, si preferisce vederli come pietra di scandalo, un pericolo da estirpare, una piaga.

Eppure, nessuno si è mai chiesto: Perché?

Dato che a queste persone non viene data voce, dal mio piccolo mondo di comune mortale, ve lo dico io che forma hanno queste "paure":

- Mancanza di precauzione, ovvero esami preventivi (immunologici ed allergologici) per valutare se un soggetto può, non può o può in parte ricevere profilassi vaccinale. Questi non solo non vengono effettuati, vengono ritenuti inutili dal personale di competenza o, seppure qualcuno mostrasse buon cuore indicando "almeno" quali sono, ci si ritrova dinnanzi prezzi fuori portata.

- Mancanza di garanzie che il soggetto possa presentare o meno reazioni avverse, specie in virtù della quantità e la precocità di somministrazione. Non forniscono il foglietto illustrativo, talvolta neanche se richiesto, e negano anche reazioni riportate sul foglietto stesso.

- La mancanza di informazioni reali sulle possibili reazioni avverse e l'omertà con cui viene abilmente scavalcato questo necessario argomento. La legge 210 non viene neanche menzionata, per di più.

- La firma del consenso informato richiesta per un atto sanitario "obbligatorio" o "tendenzialmente obbligatorio". Converrete con me che le parole "consenso" ed "obbligo" siano tutt'altro che sinonimi.

- Il totale abbandono da parte delle istituzioni, qualora il neonato/lattante/bambino presenti segno di danno vaccinale, se non segnalato entro i due anni dall'accaduto. Moltissimi genitori che si sono trovati impelagati in una tale disgrazia, perdono moltissimi mesi già solo per trovare un medico che riconosca la correlazione vaccino>danno e la segnali all'AIFA. Ahimè, altrettanti "moltissimi" non riescono a fare ciò entro i due anni, proprio per la mancanza di trasparenza di coloro a cui si rivolgono.

- Un sistema Farmaco-Vigilanza pressoché inefficiente, per non dire quasi inesistente. Si contano su due mani i medici che riconoscono il danno, ancor meno quelli disposti a segnalarli. Il più delle volte i vaccini vengono sempre scagionati da qualsiasi dubbio di avversità e non viene segnalato alcunché. Ovviamente, se l'AIFA non raccoglie numeri, non può tradurli in casistiche, ed infine in statistiche. Non mi sorprende che si creda ancora alla storiella del danneggiato su centomila.

- La presenza di sostanze nocive, potenzialmente patogene, contenute nei vaccini. Li riporto per conoscenza:

  • Idrossido di alluminio;
  • fosfato di alluminio;
  • solfato di ammonio;
  • amfotericina B;
  • tessuti animali: sangue di maiale, sangue di cavallo, sangue di pecora, cervello di coniglio;
  • arginina cloridrato;
  • rene di cane, rene di scimmia;
  • fosfato di potassio bibasico;
  • embrione di pollo, uova di pollo, uova di anatra;
  • siero di vitello (bovino);
  • beta propiolactone;
  • siero fetale bovino;
  • formaldeide  ( classificato dall'UE come cancerogeno cat. 1b );
  • formalina;
  • gelatina;
  • gentamicina solfato;
  • glicerina;
  • cellule umane diploidi (provenienti dai tessuti dei feti umani abortiti);
  • idrocortisone;
  • idrolizzato di gelatina;
  • mercurio thimerosal (thimerosal, Merthiolate (r));
  • glutammato monosodico (MSG);
  • monobasico di potassio fosfato;
  • neomicina( antibiotico );
  • neomicina solfato;
  • nonilfenolo etossilato;
  • ottilfenolo etossilato;
  • octoxynol 10;
  • indicatore rosso fenolo;
  • fenossietanolo (antigelo);
  • cloruro di potassio;
  • difosfato di potassio;
  • monofosfato di potassio;
  • polimixina B;
  • polisorbato 20;
  • polisorbato 80;
  • idrolizzato pancreatico di caseina suina (maiale);
  • proteina residua MRC5;
  • sodio deossicolato;
  • sorbitolo;
  • thimerosal;
  • tri(n)butilfosfato

- La poca credibilità sulla teoria dell' Immunità di gregge. Prima di tutto, è un errore tipico il voler estendere questa fantomatica copertura "scudo" a tutta la popolazione; basti pensare che la stragrande maggioranza degli adolescenti e degli adulti non eseguono i richiami di routine, indi per cui dovrebbero essere scoperti. Un altro dubbio sulla questione sorge in merito alla mancanza di titolazioni anticorpali effettuate ai bambini che terminano un ciclo di vaccinazioni, quindi non sincerandosi sulla produzione di anticorpi, mi sembra azzardato e pretenzioso parlare di numeri e percentuali. Esistono i non-responder (soggetti che non sviluppano o sviluppano in parte l'immunità) ma, proprio per la mancanza di accertamenti, non si sa quanti ce ne sono.

Sono questi punti sopracitati a convincere i genitori obbiettori nella loro scelta di non vaccinare, farlo in parte, farlo più tardi. Non ci sono studi che confrontano bambini vaccinati e non vaccinati, per cui questa è una differenziazione di dubbia certezza. Perché non fanno esami pre-vaccinali, titolazioni post-profilassi o uno studio che dimostri il vero impatto di questa pratica miracolosa? Questo accanimento è dovuto ad un'eccessiva fiducia nella scienza o nell'inammissibilità di un ipotetico fallimento?

La scelta di rendere questo atto sanitario obbligatorio e propedeutico per la scuola e gli esami è un controsenso, una profonda e dispregiativa forma di diseguaglianza ed emarginazione nei confronti di bambini i cui genitori hanno deciso di agire con cautela. L'inesattezza sta proprio nel tentativo di punire  i genitori obiettori, negando ai loro figli un diritto universalmente condiviso, come quello all'istruzione. Se proprio volessero essere coerenti, dovrebbero isolare i bambini non vaccinati e tutti gli adulti/anziani scoperti, nonché impedire loro ogni luogo pubblico, di comunità o diletto. Piuttosto che applicare, come al solito, una manovra punitiva o restrittiva, perché non s'imbocca una via meno oppressiva e più utile per tutti? Basterebbe rendere obbligatori i suddetti esami preventivi, gratuiti per ogni nuovo nato, e già così si assisterebbe ad una nuova forma di fiducia che spingerebbe i genitori a vaccinare con più serenità. Ci vuole molto o è più lecito eradicare forzatamente i bambini dalle loro classi, vaccinarli forzatamente e poi rimetterceli? Sono tre legislature non elette che subiamo per inerzia, sopportando le scelte impopolari ed anticostituzionali che ne derivano ed ora, dulcis in fundo, vorrebbero anche propinarci forzatamente un atto sanitario invasivo, senza controlli, indiscriminatamente, fregandosene della biodiversità e tutto in cambio dell' "onore" all'istruzione.

Chi è in errore, quindi?

CC

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