"XXI° Giornata Nazionale per ricordare le persone decedute o rese disabili dai vaccini", in memoria di Alessandra Cinquetti, Teresa Patruno e di tutti i familiari dei danneggiati deceduti.

relatori

Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra la Minerva P.zza della Minerva, 38 – Roma, martedì’ 29 ottobre 2024.

Convegno: Vaccinazioni fra scienza e diritto: la via responsabile per la tutela dei danneggiati e la libertà di scelta

Interventi:
 Introduzione alla Giornata Nazionale per ricordare le Persone Decedute o rese Disabili dai Vaccini: intervento del Sen. Claudio Borghi.
 


Ci sono tre novità sostanziali rispetto al convegno 2023: la prima riguarda la questione del nesso causale vaccinazione/patologia. Alcune recenti pubblicazioni su riviste scientifiche prestigiose hanno evidenziato una correlazione fra vaccinazione Covid e miocarditi, con danni permanenti e la necessità di un monitoraggio a lungo termine. Il Senatore ha interpellato al riguardo il Ministero della salute con la richiesta di sospensione della somministrazione della vaccinazione Covid alla fascia età ragionevole con richiesta di risposta urgente. Il secondo punto sollevato riguarda la decisione di approvare la somministrazione di anticorpi monoclonali allo scopo di prevenire infezioni da RSV ai neonati con un farmaco, di fatto, sperimentale. L’argomento ha un impatto importante anche in caso di reazioni avverse perché si tratta di una fattispecie non prevista dall’attuale ordinamento che regola gli indennizzi per danno da vaccino. Ultimo punto, le audizioni in Commissione d’Inchiesta Covid: la Commissione ha un ordine di esposizione cronologica dei fatti ed è prematuro affrontare l’argomento vaccini in questo periodo.
Il Sen. Borghi affronta anche l’argomento “Legge Lorenzin” e conferma l’intenzione di proseguire il lavoro per la sua abolizione, in attesa di avere una interlocuzione politica con i componenti della maggioranza.


Introduzione alla Giornata Nazionale per ricordare le Persone Decedute o rese Disabili dai Vaccini: intervento dell’On. Alice Buonguerrieri
 


L’Onorevole Buonguerrieri, Capogruppo FI in Commissione d’Inchiesta Covid, ricorda gli scopi della commissione stessa, ovvero l’accertamento dei fatti per ogni fase della pandemia, la restituzione la verità agli italiani nel rispetto di tutti, soprattutto per chi ha subito dei danni dalla gestione della pandemia e anche dalla somministrazione dei vaccini Sars-Cov-2. Ogni fatto, ogni vicenda non possono rimanere tabù ma vanno chiariti, vanno verificati gli errori e accertate le responsabilità, anche per prepararci meglio ad eventuali crisi sanitarie future.
 

Testimonianze in memoria di Alessandra Cinquetti, Teresa Patruno e altre: Nadia e Stefania Gatti
 


 

Lettura della preghiera in ricordo delle persone decedute dopo la somministrazione vaccinale: Aldo Conidi
 

 

Introduzione al Convegno: Nadia Gatti, Presidente Condav ETS
 


Nadia Gatti, Presidente Condav ETS ricorda in sintesi tutte le deviazioni e storture emerse nel periodo dell’emergenza Covid, con particolare riguardo all’atteggiamento verso i danneggiati da vaccino Covid, in primis la negazione generalizzata (salvo qualche caso sporadico utilizzato per fare cronaca, n.d.r.) dell’ammissione agli indennizzi (qualora fosse anche riconosciuto il nesso causale) in questi casi.


“Miocardite e morte improvvisa associate alla vaccinazione Sars-COV-2: analisi delle possibili cause”, Dott. Giuseppe Barbaro – Cardiologo
 


Già a settembre 2022 EMA evidenziava i rischi associati alla vaccinazione Sars-Cov-2, dove troviamo miocarditi e pericarditi ma anche importanti informazioni mancanti in quel momento, come per la somministrazione del vaccino alle donne in gravidanza e a pazienti con co-morbidità, malattie autoimmuni o malattie infiammatorie, l’interazione con altri farmaci ed effetti a lungo termine. Allo stesso modo vengono riportati fenomeno come l’ADE.
Vengono illustrati una serie di studi che attestano l’enorme aumento della casistica di miocarditi, soprattutto tra i giovani: tra le cause, l’azione diretta della proteina spike, l’azione combinata della vaccinazione e delle varianti naturali per effetto ADE, reazioni allergiche ai componenti del vaccino. Per quanto riguarda la trombosi post vaccinazione Sars-Cov-2 sono rilevanti le mutazioni del sistema di coagulazione e MTHFR. Altro fenomeno è la neuropatia delle piccole fibre nervose e manifestazioni cardiovascolari associate come l’alterazione dell’HVR, la tachicardia posturale ortostatica (POTS) e altre, con possibili eventi fatali. Tra i meccanismi associati alla sindrome da morte improvvisa ci sono quindi le miocarditi, anche subclinica e asintomatica, l’infarto al miocardio, l’ADE, le reazioni allergiche e altro.


Sindrome disautonomica su base autoimmune post-vaccinazione Sars-Cov-2, Dott. Mauro Mantovani – Immunologo
 


Dal gennaio 2021 si sono evidenziate una serie di manifestazioni cliniche concentrate in singole persone che non si erano mai viste prima: l’interpretazione ufficiale di queste manifestazioni (spesso oltre una trentina di disturbi concomitanti ...) veniva declinata con refertazioni ospedaliere vaghe e inconsistenti, come ansia, depressione, stress, causa sconosciuta, disturbo bipolare ed altro. L’indagine avviata si è concentrata inizialmente sulla proteina spike, sulla scia del fenomeno long-Covid (omologia di sequenza). Tuttavia, in questa casistica molte persone non avevano mai avuto il Covid, quindi è stato naturale iniziare a distinguere la proteina spike da infezione naturale e da vaccino. In questa indagine si è riscontrato che la proteina spike vaccinale (libera) permaneva nei soggetti vaccinati per lunghissimo tempo (anni), indipendente dalla tipologia di vaccino e dal numero di dosi somministrate.
Altri fenomeni di interesse in questi casi sono i fenomeni allergologici (immuno-allergologici) nei quali ci sono delle cross-attività in cui ci sono delle omologie di sequenza tra il PEG (polisorbati ...) e alcune sostanze chimiche come conservanti negli alimenti e alimenti stessi: si instaura un fenomeno denominato CARPA (reazioni pseudo-allergiche mediate dal fattore di complemento, dove le IgE non sono coinvolte. Queste possono essere anche delle reazioni citotossiche dirette: questi fenomeni portano a reazioni anafilattoidi.
Un altro fenomeno osservato è l’abbattimento dei T-Regolatori importante: quando accade questo il SI non ha più a disposizione i driver del sistema stesso che va crisi nella capacità di regolare l’attività virale e batterica, causando anche linfomi hodgkin e non- hodgkin. Quindi dobbiamo tener conto di tutto il costrutto vaccinale, non solo della proteina spike.
D’altronde, un SI continuamente bombardato dallo stesso antigene ha una sorta di deriva immunitaria determinando una reazione spropositata che si risolve in una malattia autoimmune: queste ricerche sono disponibili oramai da 12 anni e dimostrano chiaramente il collegamento fra la vaccinazione e sindromi complesse come la POTS, le cui sintomatologie spesso vengono trattate banalmente con psicofarmaci che, oltre a non risolvere il problema, lo peggiorano a causa dell’azione di inibitori della ricaptazione della serotonina. Infine, l’infiammazione indotta (in assenza di VES e PCS coinvolte) con IL-1Beta e IL-8 alti offre altri spunti importanti per un approfondimento della ricerca. 
Un cenno alle vaccinazioni pediatriche: i pediatri non conoscono la legge 219/2017, nel senso che nessuno si pone il problema di valutare preventivamente lo stato di salute di un bambino prima di vaccinarlo., anche a fronte del fatto che – scritto nero su bianco nella legge 119/2017 – se un bambino ha già gli anticorpi verso questa o quella malattia non va vaccinato! Le leggi, come sempre, vanno applicate, non interpretate! Questo è un appello che va rivolto perlopiù ai genitori.


“Come occultare il nesso di causa”, Prof. Paolo Bellavite – Ematologo e Immunopatologo
 

 
L’importanza dei meccanismi di indagine che determinano il nesso di causa messi a punto dall’OMS è fondamentale nello stabilire le correlazioni causa-effetto. Fra questi dobbiamo considerare la farmacovigilanza in tutte le fasi di sperimentazione di farmaci e vaccini: questa funziona poco e male perché, in primis, si basa sull’impostazione passiva. Parlando di eventi avversi gravi della vaccinazione Sars-Cov-2, la farmacovigilanza passiva descrive un tasso di 18 casi su 100.000, mentre quella attiva ne determina da 3.000 a 5.000 casi su 100.000. Nel caso di vaccinazione anti-meningococco B si passa da 15,9 a 634,4 casi su 100.000. In caso di vaccinazione MPRV i numeri a confronto sono 16,6 e 3.800 casi su 100.000. 
Il dott. Bellavite va poi a descrivere l’algoritmo OMS per la determinazione del nesso causale: solo il 3,6% dei casi segnalati sono stati collegati alla vaccinazione Sars-Cov-2. Questo è possibile grazie ai criteri adottati dall’algoritmo, che tendono, in modo del tutto improprio, ad escludere ogni possibile meccanismo di azione causale. Del tutto surreali sono le impostazioni riguardo all’esito finale di una potenziale correlazione, ovvero lo stato di evento correlabile, non correlabile e indeterminato. Purtroppo, allo stato pratico, l’indeterminazione diventa, di fatto, un evento “non correlabile”. Questo meccanismo non è previsto nella valutazione dei farmaci “non vaccini”, per i quali si parla più propriamente di probabilità.


“Vaccini COVID: due punti chiave, che cambiano tutto. Implicazioni per i vaccini pediatrici”, Dott. Alberto Donzelli – Specialista in Igiene e Medicina Preventiva
 


Gli studi osservazionali che affermano l’utilità delle vaccinazioni antinfluenzali sono del tutto inaffidabili perché le coorti non sono confrontabili con gli altri gruppi di individui che fanno altre scelte in materia di salute. Inoltre, vanno considerati i conflitti di interesse con le case farmaceutiche. Si dimostra, in realtà, che i soggetti non cardiopatici hanno una probabilità maggiore (+45%) di mortalità cardiovascolare in caso di somministrazioni ripetute di vaccino antinfluenzale. Allo stesso modo si evidenzia che l’antinfluenzale nei bambini produce un eccesso di infezioni con virus non influenzali (+201 infezioni nel gruppo di studio). Ancora, non esiste alcun effetto protettivo nella prevenzione dell’influenza nelle famiglie in cui è stata introdotta la vaccinazione, anzi il contrario. Stesso effetto anche nelle gravide: studi RCT hanno dimostrato maggiori decessi nelle gestanti e nei bambini in caso di vaccinazione.
Per quanto riguarda le vaccinazioni Sars-Cov-2 succede, anche in questo caso, che le infezioni aumentano rispetto ai non vaccinati. Questo è un fatto assodato già nell’estate/autunno 2021: l’efficacia vaccinale, qualora si manifesti, si estingue dopo 3/4 mesi circa, diventando poi negativa e questo fenomeno aumenta in funzione del numero di dosi somministrate. Tutto questo è evidente anche dagli studi i cui titoli affermano esattamente il contrario (altro fenomeno surreale ...). I vaccini anti Sars-Cov-2 aumentano la trasmissione” e sono un danno per la comunità! Questa fenomenologia è coerente con gli effetti dei protocolli di vaccinazione pediatrica (Legge Lorenzin).


“OPERAZIONE Covid, un caso – scuola di censura e Disinformazione”, Dott.ssa Martina Pastorelli – Giornalista e Scrittrice
 


Perché stampa e TV si siano comportati (quasi tutti) allo stesso modo nel periodo pandemico e oltre. Chi coordina questo comportamento?
La disinformazione e la censura del periodo Covid, sono fenomeni che si sono accentuati proprio da parte delle istituzioni e si possono rivedere anche in altri ambiti. Propaganda, diffusione del pensiero unico, creazione del bisogno, strategia del problema-reazione-soluzione, terrorismo mediatico, creazione del nemico, uso del moralismo aggressivo per rafforzare il senso di colpa e adozione graduale di misure estreme per portare all’accettazione progressiva ... sono tutti modelli di controllo e di esercizio del potere. Il DSA (Digital Service Act) è solo l’epilogo di questo percorso che porta a definire la disinformazione come “l’emergenza numero 1 globale del 2024”, salvo mai precisare cosa si intende per tale né si identificano i cosiddetti “segnalatori attendibili” cui spetta decidere cosa sia.
Con il DSA, il diritto del cittadino ad essere informato e più in generale della libertà di espressione”, diventa oggetto per la prima volta di un intervento da parte della massima autorità legislativa europea che si impone sugli stati nazionali. Da un lato si alza il volume della disinformazione da parte di certi soggetti (su tutti le virostar ...), dall’altra si censura la verità in nome della lotta alla disinformazione. Se descrivere quello che accade nella realtà equivale a fare disinformazione, e come tale merita di essere censurato, allora equivale a dire che nel mondo distopico che ci stanno apparecchiando vige la menzogna, da ripetere fino allo sfinimento per convincere la gente (cit. Goebbels).
La morsa della censura sulle voci libere si sta serrando: il controllo dell’informazione che non tollera voci dissonanti è essenziale per orientare i comportamenti in una direzione voluta: qual è questa direzione? Chi se avvantaggia e qual è lo scopo ultimo?


Tavola rotonda con i legali delle Associazioni dei danneggiati: Avv. G. Valeriani, V. Oddino e M. Manera – CONDAV; Avv. A. Gaetani – COMILVA; Avv. S. De Paolis – AsSIS; Avv. L. Migliorini – ContiamoCi, Comitato Ascoltami e Comitato Salvaguardia; Avv. Alessandra Devetag – CIATDM
 


L’avv. Valeriani e l’avv. Migliorini espongono un caso di indennizzo ai sensi della L. 210/92 per danni da vaccinazione Sars-Cov-2. Riconosciuto il caso di un giovano affetto da miopericardite e neuropatia delle piccole fibre come correlati alla vaccinazione da parte della competente CMO (Liguria). Il verbale della CMO fotografa in modo inequivocabile la situazione che viviamo: se da una parte riconosce il nesso di causa per la miopericardite, non fa lo stesso per la neuropatia delle piccole fibre sulla base di una ipotetica mancanza di studi al riguardo. Seguono alcuni interventi dei medici a supporto per definire una possibile strategia per la redazione delle perizie medico-legali, illustrando lo stato dell’arte della ricerca.
L’avv. Valeriani cita una sentenza della Corte costituzionale, la 25/2023, che è passata un po' in sordina. È una sentenza che va a stabilire una riserva di legge statale per l’obbligo vaccinale dei militari, stabilendone la illegittimità costituzionale: a partire da questa decisione ricorda la parificazione fra vaccinazioni obbligatorie e raccomandate ai sensi del riconoscimento di un indennizzo. Con ciò ricorda come non sia possibile per le regioni stabilire ciò che sia obbligatorio o raccomandato.
Da qui parte l’esposizione dell’avv. Gaetani: partendo dall’assunto del principio di sussidiarietà (che prevede la logica di una maggiore efficacia legislativa dell’ente territoriale più vicino al cittadino) ricorda quello che è stato, di fatto, un comportamento da “fuga in avanti” delle regioni nella produzione legislativa, anche in contrasto con la normativa nazionale. Un esempio per tutti è la regione Puglia che si è inventata una norma che riguarda la vaccinazione HPV: nella consapevolezza di non poter introdurre un obbligo la regione prevede un “proprio” obbligo, imponendo però una norma che prevede veri e propri vincoli informativi da parte degli studenti sul loro status vaccinale per HPV, a significare un vero e proprio censimento nel merito, coinvolgendo in ciò l’ambito scolastico che, di norma, non ha in sé questo ruolo. L’impugnazione del governo è stata sostenuta da un atto “amicus curiae” da parte dell’associazione COMILVA. 
L’avv. De Paolis ricorda il “clima da stadio” ogni qual volta si affronta l’argomento vaccini: la produzione normativa nel periodo Covid (ma in precedenza anche le conseguenze del percorso mediatico e politico che ha portato alla legge Lorenzin) ha stravolto la base normativa e costituzionale così come è stata stravolta l’alleanza terapeutica medico-paziente in nome del collettivismo. Altra vittima illustre è stato il consenso informato: occorre una alleanza terapeutica e sociale vasta per superare tutta questa deriva.
L’avv. Devetag ricorda la sentenza della Corte costituzionale 118/96 che stabilì come “... nessuno può essere semplicemente chiamato a sacrificare la propria salute a quella degli altri, fossero pure tutti gli altri” (https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?param_ecli=ECLI:IT:COST:1996:118) anche alla luce delle recenti sentenze della stessa corte. Qui è avvenuto un cambio di paradigma epocale, perché ora la persona può essere sacrificata in nome del collettivismo. Un chiaro parallelismo è oggi l’eutanasia, vista come un vantaggio economico per l’interesse della collettività.
L’avv. Manera torna sull’argomento “Legge Lorenzin” e la necessità della sua abolizione: il rapporto fra scienza, tecnica e libertà impone un’altra sfida epocale perché ciò che viene ritenuto utile o efficace per la comunità non può superare il diritto del singolo. L’attuale politica sanitaria, anche da parte di un governo che ha enunciato l’idea di una svolta, è tuttavia improntata su un progetto progressista ed è ancora lontana da una svolta. 
L’avv. Oddino presenta un’altra importante sentenza della Corte di cassazione relativa all’indennizzo di un evento avverso causato da una vaccinazione antimeningococcica. L’importanza di questa sentenza sta nel ribadire la legittimità dell’indennizzo delle vaccinazioni raccomandate.


Il tempo “giusto” per la pratica dell’ARTE INTROSPETTIVA, Dott.ssa Paola Ponzo – Psicologa e psicoterapeuta
 


 

Termine dei Lavori e saluto delle Associazioni, Nadia Gatti
 

 

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