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Un giorno sulla Terra

01 Dicembre 2017

 

Un giorno sulla Terra si diffuse una insolita paura.

La scienza decretò che era in arrivo un super ,ma proprio super super virus che fu subito battezzato :Supervirone

E’ il più brutto fra questi catalogati come: super pericolosi potenzialmente mortali.

Supervirone ovvero un super virus che avrebbe cancellato la memoria del Pianeta con tutti i suoi abitanti,faceva veramente spavento.

“Mamma mia che spavento!!!” Ma da dove arrivano questi vironi? Adesso ve lo dico,perchè sono persona informata sui fatti. Sono una super spia che in incognita segretissima ,gira per luoghi sospetti e memorizza le situazioni, per l’appunto; sospette.

La situazione”sospetta” in questione, è il laboratorio super- super segreto di strega Lorenzotta ultra- ultra pasticciona.

La strega Lorenzotta si è inventata,niente popò di meno, la specializzazione in :strega intruglia .Ovvero una strega che sperimenta e realizza intrugli MALEFICI!

Ancora super spavento ,spaventoso!!!

La strega Lorenzotta sino a poco tempo prima ,era una strega che rincorreva le farfalle per la collezione di Mago Tehor: catturava  farfalle con il retino e le trafiggeva con gli spilli per poi  inserirle nella collezione privata del Mago suddetto.

Roba da streghe senza cuore !

Lorenzotta un bel giorno ,cacciando il naso in un laboratorio dove era entrata per passare un po’ di tempo senza far nulla ,vide manipolare intrugli colorati che si mescolavano, fumando e sfrigolando,  ottenendo così, a processo terminato, beveroni per curare ogni tipo di malanno, compreso il callo da scarpone.

Questa era una “presunzione” di una civiltà super tecnologica.

Lorenzotta non ne sapeva niente di chimica di beveroni,ma ugualmente decise di diventare una strega “intruglia” Mescola di qua,mescola di là,travasa di qua e poi di là,intruglia e sbatti…

“Lingue di serpenti,code di draghi,ali di Archaeopteryx (animale preistorico esistente ancora nelle comunità di streghe e stregoni come animali da compagnia),urla cavernose… a meeeeee… Mescolatevi e datemi la più potente delle pozioni!!!” 

Tutta questa robaccia creò il Supervirone che in modo autonomo saltò fuori dal pentolone, si attaccò alla coda di gatto Maleficio e con questo scappò tra gli umani, miagolando e urlando orribilmente ,infettando tutti coloro che incontravano lunga il  loro folle percorso.

La corsa si arrestò quando ormai erano stati infettati tutti gli esseri viventi ,anche la stessa Lady Gaia: la nostra amata Madre Terra.

Ma che razza di virone era?

Il virus della “smemoria”. Di che cosa…?

Tutti avevano dimenticato tutto.

Lady Gaia iniziò a dondolare su sè stessa e poi rotolando come una palla volò fuori da suo sistema solare.

Seguirono giorni di buio di gelo polare e gli uomini continuarono a vagare,come potevano,  aggrappandosi ad ogni tipo di ancoraggio,smemorati  ed ebeti.

Questi erano i tristi risultati di una insana manipolazione di elementi pericolosissimi.

Devo arrestarmi un attimo per placare il mio sdegno e l’orrore che ho visto,anche se a volte c’erano dei risvolti comici come quando:

Gatto Malefico entrò in un circo e credendosi un leone ,andò a ruggire spudoratamente di fronte al vero leone, il quale scappò in preda alla paura strisciando sulla pancia.

Oppure : Quando un medico prescrisse per curare una tonsillite ,una carriolata di caramelle colorate.

E poi…

Dei papà, che invece di andare al lavoro,invasero le strade con aquiloni, palloncini, secchielli, palette e corsero a perdifiato nei giardini e nei prati per giocare come bambini. Questa “smemoratura” mi è piaciuta molto, perchè era ora che i papà “saltassero fuori”dal loro lavoro per giocare,ogni tanto, come bambini!

So che ne hanno una grande nostalgia e voglia!. Ma non era l’intento di Lorenzotta quello di far felice i papà.

Le mamme invece si arrestarono tutte, di botto, a contemplare il cielo sino a quando non scomparirono anche le ultime stelle. I minestroni si rovesciarono fuori dalle pentole. Le camicie si bruciarono sotto i ferri da stiro abbandonati. Le case si riempirono di ragnatele e di ogni insetto ormai libero da spruzzi di micidiali  insetticidi. Le case erano abbandonate a sè stesse ,mentre le mamme “contemplavano”.

Naturalmente per le strade c’erano solo auto  abbandonate, perchè più nessuno sapeva guidarle. (Ed anche questa situazione non è stata voluta da Lorenzotta,ma auspicata da me per il futuro).

Quando finalmente Lady Gaia si arrestò davanti ad una grande stella, il silenzio e l’oblio erano totale.

Lorenzotta si strappò il cappello e lo schiacciò sotto i piedi ,maledicendo la sua cattiva magia,ma non sapeva cosa fare. Doveva al più presto trovare una soluzione per salvare il Pianeta. Era una strega, ma non così malefica come la Regina matrigna di Biancaneve. Era solo una principiante inesperta e arsa da un fuoco sacro per le arti magiche.

Vagando disperata alla ricerca di una soluzione intravvide dietro la nuova stella, un Pianeta oscuro che la sua sfera di cristallo identificò come Il Pianeta Vax, abitato da una colonia di scienziati esiliati da diversi pianeti dei piani bassi. Quei Pianeti che invece erano evoluti nelle più raffinate tecnologie energetiche, non sapevano cosa farsene di scienze ormai obsolete.

Quegli scienziati erano fissi nella loro arte di creare  cose inutili ma conoscevano ancora le formule per antidoti potenti.

Lorenzotta volò sul dorso del suo Archaeopteryx, addestrato per viaggi planetari, ed atterrò in breve tempo su Vax.

Chiese udienza e fu condotta dinnanzi al capo Supremo Glaxin: dotto e corrotto capo di una comunità di folli scienziati.

Glaxin era seduto davanti al suo banco di sperimentazione  ,intento a somministrare dosi nere e puzzolenti di  Vaxin a strani vermi a due teste.  

La sperimentazione era in atto. L’intento era di creare un antidodo universale per ogni intruglio mal inventato.

Così, per lo meno, fu detto a Lorenzotta, che si sentì risollevata pensando di poter rimediare al suo disastro. In cambio di una tale meraviglia scientifica fu chiesta di cedere tutte le sue conoscenze magiche alla scienza di Vax.

E così fu . Magia in cambio di scienza.

Lorenzotta ritornò sul pianeta Terra e con l’aiuto di altre streghe e stregoni apprendisti,somministrò personalmente le dosi di Glaxin e terminata la  somministrazione si addormentò esausta nel suo laboratorio.

Dormì per tanto tempo perchè era veramente esausta, ma quando si ridestò ebbe un’amara sorpresa.

Tutti gli abitanti del Pianeta Terra erano diventati statue di cera :belle ,lucide ma senza vita. Lorenzotta fece ciò che non aveva fatto in tutta la sua centenaria vita: P I A N S E.

Pianse lacrime di pentimento .

“Perchè piangi piccola?”- disse un vecchietto un po’ traballante ma vispo e con occhi dolcissimi.-

“Piango perchè sono la causa di questa distruzione”.

“Tu ? Dovrei romperti il bastone su quella capoccia,ma non posso perchè il mio cuore non concepisce la vendetta.”

“Me lo meriterei…ma dimmi come mai tu non ti sei infettato con il mio Supervirone? Sei arzillo e mi sembri anche con tutta la tua memoria intatta.”

“Mah,forse perchè noi anziani ultrasettantenni non interessiamo a nessuno neppure ai tuoi supervironi. Abbiamo creato una Comunità e ci siamo raccolti lì, cercando di sostenerci e curarci con i rimedi erboristici che Madre Terra ci dona in abbondanza. Rifiutiamo tutto ciò che non ci fa sentire in pace ed armonia con noi stessi ed ignoriamo le”sirene” della modernità.”

“E’ possibile che voi vecchietti sappiate come aiutarmi  per riportare vitali gli abitanti del pianeta e restituire a tutti la memoria? Anche Lady Gaia si è dimenticata dei suoi figli e si dondola tra una nuvola ed una stella,senza più sostenerci”.

“Forse…ma prima devi distruggere tutti i tuoi intrugli e gli antidodi malefici e promettermi che diventerai saggia ,senza più sperimentare formule magiche inappropriate.

C’è una sola e grande magia: la vita.”

“Lo prometto,da ora in poi farò la giardiniera e mi occuperò di tutti i giardini della città. Ho già in mente di inventare nuovi fiori per abbelllirla.”

“Lascia questo compito a Madre Terra che ha più esperienza e fantasia di tutti noi. Vieni con me.”

Quel vecchietto arzillo trascinò con se Lorenzotta e la condusse nella sua Comunità. Tutti i ” nonnini e le nonnine” erano allegramente intenti a svolgere i loro compiti.

C’era chi cucinava e chi creava momenti di spettacolo  teatrali o chi declamava poesie di memoria scolastica. Chi suonava , cantava e ballava su vecchie melodie. Chi si occupava degli orti e chi riproponeva antichi mestieri ad uso e soddisfazione dei bisogni della comunità. C’era dappertutto operosià e serenità. La mente era collegata al cuore e le mani erano il sostegno al reciproco aiuto.

Una bella lezione di civiltà e modernità!

“Ma il tuo antidoto dov’è ?”– Chiese ansiosa Lorenzotta-

Siamo noi il tuo antitodo. Qui si agisce e si pensa sempre al bene comune . Non usiamo la Magia o la Scienza ,ma l’Amore.

All’Amore non verrebbe mai in mente di creare Supervironi .I nostri anziani scienziati inventano solo buonumore:che è una grande medicina  immunizzante da tutte le malattie. Sai quanti anni ho io ‘ Più di 150 anni e come vedi la mia “carrozzeria” e la mia memoria funzionano ancora bene.

Lasceremo per un po’ di tempo questo luogo sereno e verremo con te per guarire il Pianeta.

Coraggio “vecchietti” all’opera.” Si formò una lunga fila di teste bianche che stornellando tornavano alle loro città e paesi d’origine per somministrare il loro antidoto: carezze, baci, canzoni melodiose, colori e tutti i ricordi e la fantasia che un anziano serba ancora nella sua memoria e nel suo cuore per tramandare ed allietare la sua discendenza :i nipotini.

Madre Terra ritornò accanto al Sole e ai Pianeti fratelli e fu felice di ritrovarsi amata dal suo Popolo che cantava di gioia.

I ”Supervironi” erano scomparsi ma anche gli “antidodi universali”.

Tutti quanti erano in buona salute con le cure dei nonnini centenari: carezze, baci, musica melodiosa, colori, bei ricordi e tanta fantasia.

Scusate…ma forse ci siamo dimenticati della buona cucina delle nonne ? 

Tavole apparecchiate, cibo genuino e un buon bicchiere di vino !  A presto nipotini . 

Un bacio da :

NONNA CALZETTA

https://ilboscodirovoracconta.wordpress.com/2017/11/30/un-giorno-sulla-terra/

 

CC

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