Regione Toscana. Approvazione delle "Linee di indirizzo per la gestione dei casi di inadempienza all'obbligo vaccinale". Anche la Toscana si allinea alle altre regioni italiane che hanno legiferato per regolamentare l’obiezione di coscienza alle vaccinazioni attraverso la procedura di dissenso informato. Questo documento pone chiaramente l’accento sulla ammissibilità alle comunità infantili dei bambini non vaccinati:
- Preso atto che il DPR 26/1/1999 n. 355 in materia di certificazioni relative alle vaccinazioni obbligatorie consente l’ammissione alla scuola dell’obbligo anche in assenza di presentazione di certificato vaccinale (o dichiarazione sostitutiva) prevedendo debita segnalazione del fatto all’Azienda USL competente per l’adozione degli opportuni e tempestivi interventi;
- Rilevato che la Circolare del Ministero della Salute 20/4/2000 n. 6 ritiene, per analogia, che le disposizioni contenute nel DPR 26/1/1999 n. 355 possano essere considerate valide anche ai fini dell’ammissione dei minori in altre collettività.
Il provvedimento è abbastanza snello e si compone di una parte generale, Approvazione delle "Linee di indirizzo per la gestione dei casi di inadempienza all'obbligo vaccinale" e di un Allegato A, Linee di indirizzo per la gestione dei casi di inadempienza all'obbligo vaccinale.
Anche in questo come negli altri provvedimenti non manca la retorica e l’enfasi sull’importanza delle coperture vaccinali, addirittura con riferimenti palesemente sbagliati se non anacronistici (basti pensare alla tabella sulla COPERTURA VACCINALE MINIMA RICHIESTA PER INTERROMPERE LA TRASMISSIONE DELLE INFEZIONI CON SPECIFICHE CARATTERISTICHE EPIDEMIOLOGICHE che parla di una copertura minima contro la poliomielite dell’85% con vaccino Sabin quando è noto a tutti gli addetti ai lavori che questo vaccino è stato sostituito fin dai primi anni 2000 con il vaccino Salk, a virus ucciso. Nel provvedimento si fa riferimento anche alle sanzioni amministrative: pur in presenza di norme tutt’ora vigenti, l’avvio della procedura per la irrogazione della sanzione amministrativa risulta nella pratica inefficace ai fini della promozione delle vaccinazioni e talvolta controproducente nei confronti dell’immagine della Sanità Pubblica.
Allegato: Linee di indirizzo per la gestione dei casi di inadempienza all'obbligo vaccinale: Allegato A